Bonus Ristrutturazione 110 %: Come funziona?

1 Dicembre 2020
Bonus Ristrutturazione 110%

CHI NON NE HA ANCORA SENTITO PARLARE?

Superbonus al 110%

il Bonus Ristrutturazione al 110 % è senz’altro l’argomento del momento. anche la sola percentuale, il 110% (che comporta il contributo addirittura maggiore della spesa da effettuare), suscita una certa curiosità.
Cominciamo con il precisare che si tratta di un’agevolazione fiscale, una detrazione, calcolata sulle spese effettuate sugli immobili. Sicuramente tutto ciò rappresenta una ghiotta occasione per chi vuole effettuare quei lavori che rientrano in tale normativa, ma la vera rivoluzione di questa norma è l’aver introdotto la possibilità di poter cedere il credito d’imposta. E l’importanza sta inoltre nel fatto che tale possibilità è stata estesa a tutti gli altri aiuti che si concretizzano con un credito d’imposta.
In passato infatti uno dei limiti di tale tipologia di aiuti era quello che il credito d’imposta poteva essere fruito come compensazione delle tasse in un arco temporale che andava in genere da 5 a 10 anni, e se il pagamento della tassazione era minore del credito, la parte in eccedenza veniva perduta. Sia per motivazioni legate alla tempistica, ma soprattutto per quelle categorie che non possiedono una tassazione cosiddetta capiente (ad esempio per motivi di sgravi, di particolari regimi di tassazione, per motivi di redditi altalenanti) tale misura non ha avuto molto successo.
Attraverso tale nuova regolamentazione si eliminano i punti deboli per la fruizione del contributo e si estende di fatto la platea dei potenziali utilizzatori. Entrando nel dettaglio, la normativa ha previsto un ventaglio di possibilità per utilizzare il credito d’imposta. Lo stesso può essere ceduto interamente o parzialmente ad una impresa o ad un istituto di credito e la cessione può avvenire infinite volte. Il credito d’imposta può poi anche essere utilizzato nella modalità dello “sconto in fattura” da parte del fornitore del bene o servizio in modo che il fruitore del contributo possa istantaneamente beneficiare del vantaggio al momento del pagamento della fattura.
Tale regolamentazione interessa sia il privato o il condominio, che intende effettuare le opere ammesse (ristrutturazioni, interventi di risparmi energetici, facciate ecc.) sia le imprese che forniscono i beni ed effettuano le lavorazioni.


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COME OFFRIRE QUESTA OPPORTUNITÀ AI PROPRI CLIENTI

Le imprese hanno dunque la possibilità di incrementare la propria clientela ed il proprio business, ma per farlo devono essere organizzate almeno nei seguenti 3 punti:

1) Ottenimento della liquidità necessaria per anticipare le risorse relative all’avvio dei lavori commissionati;

2) Essere in grado di monetizzare, possibilmente attraverso un istituto di credito, il credito d’imposta ceduto dal cliente;

3) Fornire al cliente un servizio completo riguardante la gestione della procedura burocratica relativa all’ottenimento del credito d’imposta

In effetti il punto critico della suddetta normativa è proprio la complessa gestione amministrativo/burocratica per l’ottenimento del contributo Bonus Ristrutturazione al 110 % e del relativo utilizzo, effettuata con procedure telematiche ed accompagnata da una corposa documentazione che deve essere accuratamente vagliata in ogni sua parte per eliminare il rischio di vedersi annullare il credito richiesto.
Impresup. viene a soccorso degli imprenditori per assisterli nelle complesse fasi previste dalla normativa e far in modo di eliminare le problematiche della gestione del credito d’imposta; in tal modo gli imprenditori saranno più tutelati e liberi di potersi concentrare sul proprio lavoro.
Inoltre Impresup attraverso i propri professionisti rilascia il cosiddetto “visto di conformità” che deve essere apposto obbligatoriamente in caso di esercizio dell’opzione della cessione del credito o dello sconto in fattura e si occupa della comunicazione all’ENEA, obbligatoria nei casi in cui i lavori comportano anche un risparmio energetico.


Un po’ di chiarezza

IL QUADRO COMPLETO DELLE AGEVOLAZIONI

Le misure del Superbonus al 110% sono le ultime in termini temporali, ma già esistevano altre misure relative agli aiuti sugli immobili attraverso il credito d’imposta, misure che sono ancora attive. Per fare un po’ di ordine lo scenario dei suddetti aiuti è il seguente:


Superbonus 110%

INTERVENTI TRAINANTI E TRAINATI

Istituito dall’art. 119 del decreto Rilancio del 2020 si riferisce ad una agevolazione fiscale pari al 110% delle spese effettuate per interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti o riducono il rischio sismico degli stessi. Il contributo sotto forma di detrazione fiscale è suddivisa in n. 5 quote annuali. Si distinguono in interventi “trainanti” e “trainati”, nel senso che per l’ottenimento dell’agevolazione i primi sono necessari mentre i secondi sono opzionali.
Gli interventi “trainanti” sono:
1) isolamento termico delle superfici che interessano l’involucro degli edifici (il famoso “cappotto termico”)
2) sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, e/o il raffrescamento e/o la fornitura di acqua calda sanitaria sulle parti comuni degli edifici;
3) interventi antisismici effettuati nelle zone antisismiche 1, 2 e3 finalizzate alla messa in sicurezza statica degli edifici.

Gli interventi “trainati” (eseguiti congiuntamente con almeno uno degli interventi trainanti) sono:
1) interventi di efficientamento energetico rientranti nell’ecobonus evidenziato di seguito;
2) l’installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici;
3) l’installazione di impianti solari fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo.


Bonus ristrutturazione e bonus mobili

BENI IMMOBILI E NON SOLO

Vengono agevolati i vari interventi relativi alle ristrutturazioni edilizie e di recupero del patrimonio edilizio sia quando vengono effettuati sulle singole unità abitative sia quando riguardano lavori su parti comuni di edifici condominiali. L’importo massimo di spesa è di euro 96.000 e l’agevolazione è pari al 50% della spesa effettuata ed è fruibile in un numero di anni pari a 10.
Insieme al bonus ristrutturazione è possibile ottenere anche un bonus della stessa percentuale per l’acquisto dei mobili e grandi elettrodomestici, con un tetto di spesa pari a 10.000 euro. Anche in questo caso il beneficio è goduto in 10 quote annuali di pari importo, ma mentre sul bonus ristrutturazione si può optare per il credito d’imposta o lo sconto in fattura, nel bonus mobili questo questa possibilità non è contemplata.


Ecobonus Ordinario

EFFICIENTAMENTO ENERGETICO

Ecobonus ordinario
Tale misura è prevista per quegli interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti sia su immobili singoli che condominiali. Si tratta di molteplici interventi che prevedono una detrazione fiscale ripartita in 10 anni di uguale importo con percentuali sulle spese che vanno dal 50% all’85%. I principali interventi sono:
• la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento;
• il miglioramento termico dell’edificio (coibentazioni – pavimenti – finestre, comprensive di infissi);
• l’installazione di pannelli solari;
• installazione di schermature solari;
• la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale (anche di micro cogeneratori);
• installazione di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili;
• acquisto e posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione.
Visto che alcuni dei suddetti interventi ricadono anche nella misura del superbonus tale misura si può comunque applicare quando non si hanno i requisiti necessari per accedere al superbonus.


Bonus Facciate

RECUPERO O RESTAURO

Altra importante misura, riguarda gli interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti e consiste in una detrazione d’imposta del 90% della spesa da utilizzare in quote di pari importo per un numero di 10 anni. Il Bonus spetta agli interventi sulle strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi (compresi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna), ma non riguarda però gli interventi effettuati sulle facciate interne dell’edificio, se non visibili dalla strada o da suolo ad uso pubblico.